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OrthodoxWiki:Italiano/Chiesa Ortodossa

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'''Breve introduzione all'Ortodossia [[Image:MysticalChurch.jpg|La Chiesa come Nave in viaggio verso il Regno|thumb|frame|right]]La [[Chiesa]] oggi chiamata [[Ortodossa]] è stata istituita da [[Gesù]] Cristo nei suoi tre anni di predicazione agli [[Apostoli]] e ai [[Discepoli]]. Nasce quindi da un esempio pratico di vita<ref>Per l’Ortodossia non è propriamente vero ciò che appare vero alla ragione, ma la verità riguarda principalmente la vita. Una cosa è vera se è stata sperimentata nel corso della propria esistenza. Questo concetto di verità proviene direttamente da un concetto empirico di vita cristiana praticato già anticamente e particolarmente conservato nella vita monastica. L’intero uomo cammina, è formato ed è accompagnato nella Verità divenuta Dio-uomo in Cristo e operante nella storia di ognuno. La teologia è dunque realtà empirica non teorica. Ciò ha contribuito a scopo divulgativo'''sviluppare il misticismo e l’apofatismo (= teologia che si vive ma non si può esprimere).</ref>, esempio vivo che è stato imitato dai suoi discepoli e tramandato, attraverso l’esempio e la tradizione scritta, di generazione in generazione fino ad oggi.
Di questa [[tradizione]], ovvero trasmissione inalterata del messaggio apostolico, la Chiesa Ortodossa fa il suo punto di forza; parte integrante della comunione delle Chiese Ortodosse sono infatti le [[comunità]] cristiane più antiche come le Chiese di [[Alessandria]], [[Antiochia]], [[Cipro]], [[Efeso]], [[Gerusalemme]] <ref>Ad oggi la Chiesa Ortodossa è una federazione di più di 20 Chiese sorelle in piena comunione tra loro tra cui America, Russia, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, Cipro, Romania, Bulgaria, Serbia, Africa (Alessandria), Palestina (Gerusalemme), Asia (Antiochia), Finlandia, Giappone, Georgia, Albania, Finlandia, Ucraina, Sinai e altre in via di formazione tra cui Italia, Francia, Spagna e Germania; un tempo ne faceva parte anche la Chiesa d’Occidente, con sede Patriarcale a Roma, che poi se ne distaccò diventando la Chiesa Cattolica Romana</ref>; e centrale nella Chiesa Ortodossa non è solo l’insegnamento teorico di tipo catechetico o dottrinale<ref>Ricordiamo tra i più importanti testi catechetici le Catechesi di Cirillo e Giovanni di Gerusalemme, le Catechesi Battesimali di S. Giovanni Crisostomo, la Lettera a Diogneto, mentre il cuore della dottrina è rappresentato dal Vecchio Testamento, dal Nuovo Testamento (che include gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse di S. Giovanni), dalla letteratura dei Padri della Chiesa occidentali e orientali e dai sette Concili Ecumenici del primo millennio</ref>, ma in primis la direzione di un [[padre spirituale]]<ref>I monaci Ortodossi, sia cenobiti che eremiti, hanno sempre avuto un ruolo centrale nella direzione spirituale dei credenti, e ancora oggi il monachesimo ortodosso è molto fiorente attraverso monasteri antichissimi e famosi in tutto il mondo come quelli sul Monte Athos, sul Monte Sinai o sul Monte della Tentazione in Palestina</ref>, ovvero di una persona, uomo o donna, sacerdote o laico, che ha raggiunto un livello di [[spiritualità]] e di maturità cristiana tale da permettergli di rappresentare una guida per chi vuole mettersi alla [[sequela]] dell’unico vero esempio, [[Gesù Cristo]].
 La [[Chiesa]] oggi chiamata [[Ortodossa]] è stata istituita da [[Gesù]] Cristo nei suoi tre anni di predicazione agli [[Apostoli]] e ai [[Discepoli]]. Nasce quindi da un esempio pratico di vita, esempio vivo che è stato imitato dai suoi discepoli e tramandato, attraverso l’esempio e la tradizione scritta, di generazione in generazione fino ad oggi. Di questa [[tradizione]], ovvero trasmissione inalterata del messaggio apostolico, la Chiesa Ortodossa fa il suo punto di forza; parte integrante della comunione delle Chiese Ortodosse sono infatti le [[comunità]] cristiane più antiche come le Chiese di [[Alessandria]], [[Antiochia]], [[Cipro]], [[Efeso]], [[Gerusalemme]] (1); e centrale nella Chiesa Ortodossa non è solo l’insegnamento teorico di tipo catechetico o dottrinale(2), ma in primis la direzione di un [[padre spirituale]](3), ovvero di una persona, uomo o donna, sacerdote o laico, che ha raggiunto un livello di [[spiritualità]] e di maturità cristiana tale da permettergli di rappresentare una guida per chi vuole mettersi alla [[sequela]] dell’unico vero esempio, [[Gesù Cristo]]. Da quanto detto è immediato pensare che nella Chiesa Ortodossa sussiste la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica del [[Credo Niceano]](4)<ref>Concilio di Nicea 325 D.C.</ref>, che ha mantenuto ininterrotta sia la discendenza dagli [[Apostoli]] sia l’adesione alla [[vita evangelica]] e alla [[tradizione]] viva e dinamica di tutta la cristianità, maturata attraverso i Concili Ecumenici e il pensiero dei Padri della Chiesa. Non è escluso, ma nemmeno certo, che l’Unica Chiesa di Cristo, che è una [[comunione spirituale]] di credenti e non un ordinamento giuridico-amministrativo o un’istituzione terrena, sussista anche al di fuori della comunione(5) <ref>Le Chiese Ortodosse non hanno un vertice centrale come il Papa Cattolico, ma ogni singolo Vescovo è il diretto successore di Pietro e degli Apostoli, le Chiese nazionali hanno Patriarchi o Arcivescovi che fungono da guida spirituale e giuridica ma sono sostanzialmente alla pari di qualunque altro Vescovo</ref> delle Chiese Ortodosse, in particolare nelle Chiese Protestanti e nella Chiesa Cattolica Romana(6)<ref>La Chiesa di Roma si è staccata dalla comunione delle Chiese Ortodosse nello Scisma del 1054, da allora i tentativi di riunificazione sono sempre falliti a causa delle profonde differenze teologiche ed ecclesiali introdotte da Roma nel corso dei secoli</ref>, nonostante le loro derive, temporanee o permanenti, al di fuori o addirittura contro(7) <ref>Leggi: eresie</ref> la tradizione.
Il termine Ortodossa, ovvero di retta [[Fede]] o di retta [[Glorificazione]], nasce appunto nel corso dei secoli per distinguere la retta tradizione dalle varie eresie e scismi che si sono presentati nella storia.
==Il nucleo del messaggio Ortodosso==
Centrali nella vita del Cristiano Ortodosso sono due parole: [[Resurrezione]] e [[Divinizzazione]] (Theosis).
==L'Amore di Dio per l'uomo==La Resurrezione(8) <ref>Nella Chiesa Ortodossa si pone molta più enfasi sulla gioia della Risurrezione che sulla sofferenza della Croce. Non si nega il valore catartico di alcune forme di sofferenza ma si considera allo stesso tempo la sofferenza come retaggio del peccato originale. Non ci sono mai state e mai ci saranno quindi, in ambito Ortodosso, pratiche autolesionistiche come flagellazioni o cilicio, e tantomeno culti della sofferenza o idee relative alla sofferenza come condivisione della Passione di Cristo. La stessa Croce, che ha tre linee orizzontali a ricordare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, viene vista non tanto come il legno del supplizio quanto l’albero della vita che fiorisce sconfiggendo la morte.</ref> Pasquale è il momento culminante, festeggiato con gioia ogni [[Domenica]] nelle Chiese Ortodosse, di una lunga storia d’amore di Dio nei confronti dell’[[uomo]].
Dio è infatti, essenzialmente, [[Trinità]], ovvero relazione di amore, di comunicazione e di inabitazione(9) <ref>Nel Mistero della Santa Trinità, diciamo che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo abitano reciprocamente l’uno nell’altro</ref> tra le tre persone [[Padre]], [[Figlio]] e [[Spirito Santo]].
Il Dio trinitario, nel Suo traboccante e infinito amore, ha creato gli uomini a [[Sua immagine]] e [[somiglianza]], ovvero ha dato vita a delle creature immortali che condividono con Lui la [[libertà]] di scegliere e relazionarsi con altri soggetti (immagine), e sono capaci di usare questa libertà per amarsi tra loro, ricambiare il Suo amore e tornare al Lui (somiglianza).
Qui dove finisce la [[storia della salvezza]] (guarigione) collettiva, comincia il [[cammino]] personale di ogni singolo uomo, chiamato a mettere in pratica quella somiglianza, finalmente liberata dalla malattia del Peccato Originale, e a riprendere quel percorso di Divinizzazione, ovvero di ritorno a Dio, che è fine ultimo per cui è stato creato.
==L'amore dell'uomo per Dio==La Divinizzazione (Theosis) parte dall’apertura del cuore a Dio, dove il cuore appunto denota non la mente razionale, il pensiero logico, ma l’[[intuizione mistica]], che si nutre con la [[Preghiera]] (che include anche la [[contemplazione delle Icone]], considerate “preghiere dipinte”), i [[Sacramenti]](10)<ref>Più correttamente i Sacramenti nella Chiesa Ortodossa sono chiamati Misteri. Cuore di ogni Sacramento è l’epiclesi ovvero l’invocazione allo Spirito Santo che è Colui che opera il Sacramento, che è un segno che rimanda ad un’interazione con la Potenza Divina. I Sacramenti non sono solo i sette basilari ovvero Battesimo, Crisma, Eucarestia, Confessione, Ordine Sacro, Matrimonio, Unzione degli Infermi ma molti altri come la Consacrazione dell’Altare, la Pittura delle Icone o il Segno della Croce, perché l’Ortodossia ha preferito non “catalogare” i Misteri in un numero definito.</ref>, la [[Liturgia]], la [[Scrittura]], la [[Tradizione]], il [[Digiuno]], la [[Direzione Spirituale]].
La Divinizzazione è sempre un’azione pratica, che punta a santificare ogni aspetto di sé stessi (per la Chiesa Ortodossa infatti esiste un’intima unità tra [[anima]] e [[corpo]]) e del proprio [[tempo]], senza distinguere tra momenti dedicati alla Liturgia e alla Preghiera e momenti dedicati ad attività profane, ma vivendo ogni azione “alla [[presenza di Dio]]”, e percependo costantemente la profondissima interconnessione tra noi stessi, il Creato e il mondo spirituale della Trinità, sforzandosi di armonizzare alla [[Bellezza]], alla [[Verità]] e al [[Bene]] di Dio il nostro cuore e tutto ciò che ci circonda, in uno sconfinato amore per Lui, per il [[prossimo]] e per tutta la Creazione(11)<ref>L’uomo, che ha portato la morte e la malattia nella Creazione, ha il compito fondamentale di guarire non solo sé stesso ma il Creato intero, amandolo, custodendolo e rispettandolo</ref>.
==Conclusione==
La Chiesa Ortodossa perciò ritiene che il tempo del [[Regno dei Cieli]] sia già adesso, e che il luogo dove costruirlo è il nostro cuore.
Fine ultimo di questa guarigione e illuminazione del cuore è la [[visione beatifica di Dio]], che sarà temporanea e discontinua in questa vita, ma diventerà permanente nella vita che verrà.(12)    ---- ''Note al testo''   1 Ad oggi <ref>Ricordiamo che Cristo ha vinto la Chiesa Ortodossa è una federazione di più di 20 Chiese sorelle in piena comunione tra loro tra cui America, Russia, Grecia, Poloniamorte per tutti, Repubblica Ceca e Slovacchia, Cipro, Romania, Bulgaria, Serbia, Africa (Alessandria), Palestina (Gerusalemme), Asia (Antiochia), Finlandia, Giappone, Georgia, Albania, Finlandia, Ucraina, Sinai e altre in via di formazione tra cui Italia, Francia, Spagna e Germania; un tempo ne faceva parte anche quindi ogni essere umano risorgerà dopo la Chiesa d’Occidente, con sede Patriarcale a Roma, che poi se ne distaccò diventando la Chiesa Cattolica Romana   2 Ricordiamo tra i più importanti testi catechetici le Catechesi morte. L’idea di Cirillo e Giovanni Inferno non è concepita come assenza di GerusalemmeDio, le Catechesi Battesimali ma come l’incapacità di S. Giovanni Crisostomo, la Lettera a Diogneto, mentre il un cuore malato di godere della dottrina è rappresentato dal Vecchio TestamentoLuce divina, dal Nuovo Testamento (i Padri sostengono infatti che include gli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse di S. Giovanni), dalla letteratura dei Padri della Chiesa occidentali e orientali e dai sette Concili Ecumenici del primo millennio   3 I monaci Ortodossi, sia cenobiti per un’anima che eremiti, hanno sempre avuto un ruolo centrale nella direzione spirituale dei credenti, e ancora oggi il monachesimo ortodosso non è molto fiorente attraverso monasteri antichissimi e famosi in tutto riuscita a compiere il mondo come quelli sul Monte Athos, sul Monte Sinai o sul Monte della Tentazione in Palestina   4 Concilio cammino di guarigione la Luce di Nicea 325 D.C.   5 Le Chiese Ortodosse non hanno un vertice centrale come il Papa Cattolico, ma ogni singolo Vescovo Dio è il diretto successore fonte di Pietro dolore e degli Apostoli, le Chiese nazionali hanno Patriarchi o Arcivescovi che fungono da guida spirituale e giuridica ma sono sostanzialmente alla pari di qualunque altro Vescovo   6 La Chiesa di Roma si è staccata dalla comunione delle Chiese Ortodosse nello Scisma del 1054fronte al proprio peccato, da allora i tentativi di riunificazione sono sempre falliti a causa delle profonde differenze teologiche ed ecclesiali introdotte da Roma nel corso dei secoli   7 Leggi: eresie   8 Nella Chiesa Ortodossa si pone molta più enfasi sulla gioia della Risurrezione che sulla sofferenza della Crocediventa insostenibile. Non si nega il valore catartico di alcune forme di sofferenza ma si considera allo stesso tempo Citiamo qui anche la sofferenza come retaggio teoria del peccato originale. Non ci sono mai state e mai ci saranno quindi, in ambito Ortodosso, pratiche autolesionistiche come flagellazioni o cilicio, e tantomeno culti della sofferenza o idee relative alla sofferenza come condivisione della Passione di Cristo. La stessa CroceSanto Padre Origene, ricordando però che ha tre linee orizzontali a ricordare il Padre, il Figlio è una sua opinione personale e lo Spirito Santo, viene vista non tanto come il legno del supplizio quanto l’albero della vita che fiorisce sconfiggendo la morte.   9 Nel Mistero della Santa Trinità, diciamo che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo abitano reciprocamente l’uno nell’altro   10 Più correttamente i Sacramenti è universalmente accettata nella Chiesa Ortodossa sono chiamati Misteri, riguardo alla salvezza ultima di tutti gli uomini. Cuore di ogni Sacramento è l’epiclesi ovvero l’invocazione allo Spirito Santo che è Colui che opera il Sacramento, che è Origene infatti descrive un segno Cristo che rimanda ad un’interazione con la Potenza Divina. I Sacramenti non sono solo i sette basilari ovvero Battesimo, Crisma, Eucarestia, Confessione, Ordine Sacro, Matrimonio, Unzione degli Infermi ma molti altri come la Consacrazione dell’Altare, la Consacrazione delle Icone o il Segno della Croce, perché l’Ortodossia ha preferito si darà pace finché ogni singolo uomo non “catalogare” i Misteri in un numero definito.   11 L’uomosarà salvo, che ha portato la morte e anche S. Ippolito recita: “Desiderando la malattia nella Creazione, ha il compito fondamentale salvezza di guarire non solo sé stesso ma il Creato interotutti, amandolo, custodendolo e rispettandoloDio ci chiama a formare un unico uomo perfetto”</ref>
==Allegati==
Per scaricare la versione stampabile di questo testo cliccate sul link seguente: [[Media:Introduzione_all%27Ortodossia.pdf]]
==Note al testo==
<references/>
12 Ricordiamo che Cristo ha vinto la morte per tutti, e quindi ogni essere umano risorgerà dopo la morte. L’idea di Inferno non è concepita come assenza di Dio, ma come l’incapacità di un cuore malato di godere della Luce divina, i Padri sostengono infatti che per un’anima che non è riuscita a compiere il cammino di guarigione la Luce di Dio è fonte di dolore e, di fronte al proprio peccato, diventa insostenibile. Citiamo qui anche la teoria del Santo Padre Origene, ricordando però che è una sua opinione personale e non è universalmente accettata nella Chiesa, riguardo alla salvezza ultima di tutti gli uomini. Origene infatti descrive un Cristo che non si darà pace finché ogni singolo uomo non sarà salvo, e anche S. Ippolito recita[[ar: “Desiderando la salvezza di tutti, Dio ci chiama a formare un unico uomo perfetto”الروم الأرثوذكس]][[el:Ορθόδοξη Εκκλησία]][[Orthodox Church]][[fr:Église orthodoxe]][[ro:Biserica Ortodoxă]]
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