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OrthodoxWiki:Italiano/Filioque

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Nonostante il Secondo Concilio Ecumenico nel 381 avesse esteso e completato il Simbolo niceno iniziato dal Primo Concilio Ecumenico, il Terzo Concilio Ecumenico (Efeso, 431) vietò qualsiasi ulteriore sua modifica, a meno che non fosse fatta da un altro Concilio Ecumenico. A questo punto il Credo Niceno aveva dunque assunto una ce autorità definitiva, di valore ed importanza ecumenici.
Roma ricevette recepì il Quarto Concilio Ecumenico, il quale rinviava ai precedenti concili, facendo riferimento all'autorità del testo del Credo. In quel momento l'Italia centrale si trovava al collasso. Nel 410 e 455, Roma fu distrutta e saccheggiata dalle invasioni barbariche. Nel 476 cadde l'Impero Romano d'Occidente e Romolo Augustolo, l'ultimo imperatore, fu esiliato. A ciò seguì il caos.
Il ''filioque'' fu impiegato per la prima volta a Toledo nel 587, senza aver consultato o aver ricevuto l'accordo dei cinque patriarchi della Chiesa di quel tempo, in diretta violazione dei canoni del Terzo Concilio Ecumenico che vietava modifiche unilaterali del Credo da parte di qualcosa d'inferiore ad un altro Concilio Ecumenico. Lo scopo della sua aggiunta in Spagna fu quello di contrastare un'eresia endemica quella regione, probabilmente una qualche forma di arianesimo portato lì dai Goti (che erano stati convertiti dal vescovo ariano Wulfila). La pratica del ''filioque'' si diffuse poi in Francia dove,nel 767, fu ripudiata dal concilio di Gentilly.
Dopo generazioni di sconvolgimento sociale, prese vita una forte leadership nella persona di Pipino il Breve, re dei Franchi, e successivamente di suo figlio, Carlo Magno, incoronato imperatore nell'nel 800. Carlo Magno mirava a ripristinare l'Impero Romano d'Occidente, al cui vertice si sarebbe posto, con grande disappunto dei vertici dell'Impero Romano d'Oriente, da lui chiamati "greci" (e quindi non romani), nonostante la capitale romana si trovasse in Oriente e l'uso dell'aggettivo "romani" da parte degli Orientali per indicare se stessi. Carlo Magno convocò un concilio a Aix-la-Chapelle nell'nel 809 in cui papa Leone III proibì l'uso del Filioque ''filioque'' ed ordinò che la versione originale del Simbolo niceno-costantinopolitano fosse incisa su tavolette d'argento ed esposta nella Basilica di San Pietro a Roma affinché la sua decisione non potesse essere ribaltata in futuro.
Alcuni storici hanno avanzato l'ipotesi che nel IX secolo i Franchi abbiano fatto pressioni sul Papa affinché adottasse il ''filioque'' con lo scopo di creare un divario tra la Chiesa romana e gli altri patriarcati. È pur vero che il ''filioque'' era largamente usato in Occidente e si pensava diffusamente che fosse parte integrante del Credo, mentre Roma, rinomata per la sua fermezza nell'Ortodossia, resistette. Allo stesso modo, si pensava che l'uso di pane non lievitato fosse la norma per l'Eucaristia; i sacerdoti diocesani non dovevano sposarsi. Nei suddetti casi, in Occidente, l'antica tradizione andò persa. L'uso contemporaneo venne recepito come normativo ed autentico. L'influenza dei Franchi su queste materie è certa. L'intenzione era quella di esaltare Carlo Magno, mostrandolo come il nuovo imperatore romano. La religione cattolica, nella forma in cui la conoscevano, faceva parte del pacchetto. Nel frattempo, nel periodo compreso all'incirca tra il 726 ed il 843, l'Impero Romano d'Oriente, sotto gli imperatori successivi, fu dominata dall'eresia iconoclasta. Sia i Franchi che i Greci, in due maniere differenti, si allontanarono dalla tradizione antica. Diversamente da quanto accadde in Oriente, dove l'iconoclastia venne ripudiata al Settimo Concilio Ecumenico e l'uso delle icone confermato successivamente dall'imperatrice Teodora, ad oggi l'Occidente non si è mai ripresa dal suo allontanamento.
== Lo Scisma Foziano ==
Nel giro di un paio di generazioni, nel 858, avvenne un nuovo fatto. Ll'imperatore d'Oriente Michele III rimosso rimosse Ignazio io come patriarca I dal suo ruolo di Patriarca di Costantinopoli. L'imperatore e lo ha sostituito sostituì con un laico, San Fozio il Grande, che fu il primo segretario imperiale ed ambasciatore imperiale a Baghdad. Tuttavia, Ignazio si rifiutò di abdicare. Michael Michele e Fozio invitato chiesero a Papa Nicola I di Roma di inviare dei legati a presiedere un sinodo a Costantinopoli per al fine di risolvere la questione. Con il Consiglio, I legati confermato confermarono il patriarcato di Fozio, con grande disappunto di NicholasNicola, il quale dichiarò in seguito che ha poi dichiarato che essi avevano "superato valicato la loro autorità".
In opposizione a questa rimozione di IgnazioPer opporsi, il vescovo di Roma sostenuto appoggiò Ignazio come legittimo patriarca. Inoltre, contrariamente agli attuali ai canonivigenti, Fozio era stato ordinato all'ufficio di vescovo molto rapidamente. Alcune borse di studio (chi?) Suggerisce Alcuni studiosi affermano che la questa violazione di questi dei canoni è stato fu il motivo principale del per cui il vescovo di Roma ha respinto respinse la nomina di Fozio. JM J.M. Hussey sostiene che il papa ha anche voluto volesse riprendere il controllo ecclesiastico della Bulgaria, un programma in a cui Ignazio non avrebbero interferitosi sarebbe opposto, anche se diversamente da Fozio sarebbe (e nonche, in effetti, vi si oppose) (Hussey La Chiesa ortodossa , ''The Orthodox Church in Storia dellthe Byzantine Empire''Impero bizantino , Oxford della Chiesa cristiana History of the Christian Church, 1986). Questa ed altre azioni importanti da Nicholas per rafforzare la sua posizione di papa mette il suo intervento nelle questioni ecclesiastiche orientali più saldamente nel contesto del suo programma generale di crescita della monarchia papale.
Pertanto, dopo l'arrivo di un'ambasciata da Ignazio, in 862, Nicholas ha detto che Fozio fu deposto, così come il vescovo che lo ha ordinato e tutto il clero Fozio aveva nominato. La temerarietà puro di questa azione non ha nemmeno generare una risposta da Costantinopoli. Tuttavia, parecchi anni dopo in 867, Fozio infine respinto l'affermazione del Papa, soprattutto a causa delle attività dei missionari latini in Bulgaria, che erano, come San Fozio dice, rivolgendosi ai cristiani ortodossi non lontano dalla loro pura fede ortodossa e questo li porterà a eresia, in particolare, il Filioque. risposta Fozio 'citato il Filioque come prova che Roma aveva l'abitudine di oltrepassare i suoi giusti confini.
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