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OrthodoxWiki:Italiano/Icona

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La struttura dell'icona
'''Preparazione della La Tavoladi legno''' Per rispetto verso la Rivelazione, verso la parola che deve essere comunicata al popolo di Dio, non bisogna prendere della carta per scrivere l’icona. Bisogna prendere occorre una base solida. Il Legno ha prevalso su molti materiali, perché è facile di trovarsi, facile da lavorarsi e solido. Secondo alcuni la scelta del legno venga dal ricordo della Croce.Questo legno si taglia e lavora come un Altare e come un corpo umano. Come un [[Altare ]] – luogo della Presenza, sarà quadrato o rettangolare, rappresenta simbolicamente i quattro punti cardinali, la nostra pianeta. È presso di noi che Dio si è manifestato, si è incarnato. Tutta la nostra terra è il luogo della Redenzione, dell’incontro dell’uomo con Dio, il luogo della Presenza. Le forme quadrate o rettangolari simboleggiano ciò che è limitato. Ma la tavola dell’icona, può avere anche la forma circolare, rappresentando così il divino, qualcosa che non ha né principio né fine.
Se la nostra tavola è l’Altare, essa è anche il corpo umano, e come il corpo ha uno scheletro solido, nervi e carne che rivestono questo scheletro, così il legno è spalmato con colla di pelle, telato, rivestito tutto con una mistura “il Bianco – LEVKAS”.
Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
E fatto accagliare come cacio? (Giobbe 10,8-10)
Tutta la parola che forma il corpo è proclamata dai gesti dell’Iconografodell’[[Iconografo]]. Il tutto sarà levigato, pulito. Pronto ad accogliere la parola ed a manifestarla. La tavola unificata nel suo simbolismo di Altare e Corpo umano: per aiutarci a prendere coscienza che il vero altare di fronte a Dio è la persona umana. L’altare nella chiesa simboleggia il Corpo di Cristo, il Corpo del Cristo totale, Lui e noi insieme.Tutta questa liturgia celebrata dall’iconografo per formare l’Altarel’[[Altare]], il corpo umano, ha il suo necessario aspetto pratico. Se il legno non è incollato, intelato, intonacato, levigato, l’icona non durerà, la pittura sarà subito deteriorata, sciupata. È dalla qualità dell’intonaco che dipenderà la durata dell’Icona.
'''Il disegno''' – l’incisione L’Altare - il corpo umano – pronto: bisogna darli un volto. Come comporre il disegno dell’icona, : un disegno che sia la Scrittura in immagine?.Se noi leggiamo bene la Nella Scrittura, ci rendiamo conto che fin dall’inizio Dio ci parla con delle misure: alto, basso – destra, sinistra – fronte, retro… ma Dio non ha né destra né sinistra, non ha né fronte né retro. Non si può andare dietro Dio: noi siamo in Dio, e Dio non ha dimensioni. Noi abbiamo una destra abile ed una sinistra incerta. Noi abbiamo un altro e un basso – un fronte e un retro. E sappiamo molto bene ciò questo linguaggio significhi.Noi sappiamo bene ciò che vuol dire il Nel basso: roviniamo tutto sotto i nostri piedi. E più scendiamo, più nero è l’abisso, il luogo della morte. È attraverso Con la testa che respiriamo, che accogliamo la vita. Noi designiamo gli esseri villi vili in basso, gli esseri magnanimi in alto. Il Male, il contrario di Dio, sarà identificato con un animale del basso: il serpente. Ma il Bene, lo Spirito si mostrerà sotto l’aspetto di un’animale dell’altro: l’uccellouccello.
È questo linguaggio inciso nel nostro corpo che Dio impiega per raccontarSi. Ancora una volta, è l’essere umano che “racconta” Dio.
Il disegno, ben lavorato, ben “pregato” in funzione della Rivelazione è inciso nella tavola: egli prende possesso delle tavole – altare, corpo umano. Egli imprime anche un segno indelebile. Dio prende possesso dell’essere umano dall’interno: Dio non si applica alla superficie.
'''La pittura'''. Se leggiamo bene, vediamo che :la prima immagine della Bibbia è un disastro, il Caos, vuoto, tenebra, abisso – in ebraico tohu wabohu. Una immagine negativa, che ci racconta l’Assenza, si potrebbe dire: “la non armonia”, il “non essere”, la “non luce”, la “non vita”.
Per esprime questa assenza, questo tahu wabohu, l’iconografo userà il nero, l’assenza di luce. Ma se da nulla siamo stati tratti, anche da Dio siamo stati tratti, dalla Luce. E l’Iconografo aggiungerà al nero tre volte di più la luce, simbolizzata dal giallo e dal giallo-ocra.
Dal fango noi siamo tratti, e l’iconografo aggiungerà della terra d’ombra bruciata. Questo miscuglio molto scuro, leggermente verdastro, coprirà nell’icona tutto ciò che è carne. È il primo strato della pittura, il primo strato dell’icona, molto scuro, esprime questo “profondo”- tahu wabohu.
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