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OrthodoxWiki:Italiano/Divina Liturgia

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Nel corso del suo viaggio pastorale in Turchia, il 30 novembre 2006, papa Benedetto XVI ha incontrato il patriarca Bartolomeo I, firmando una dichiarazione congiunta e ribadendo la necessità del dialogo fra le due Chiese.
 
 
== Struttura della Divina Liturgia ==
 
 
La Liturgia bizantina presenta due parti fondamentali:
 
*la liturgia dei Catecumeni (che comprende riti di ingresso e la Liturgia della Parola)
 
*la liturgia dei fedeli la cui parte centrale, è la preghiera eucaristica, con il Padre Nostro e la Comunione.
 
Ma prima viene celebrata in segreto preliminarmente, la Proskomidia, presso un piccolo altare laterale dal Sacerdote e dal Diacono: è la preparazione dei Santi Doni, il pane e il vino.
 
 
== Caratteristiche della Divina Liturgia ==
 
1) [[ Iconostasi]] - nelle chiese di rito bizantino, il Presbiterio è diviso dal resto della navata da una parete su cui, secondo schemi precisi, sono disposte le icone del Cristo, della Madre di Dio, del Santo a cui è dedicata la chiesa ed altre. Questa parete, detta Iconostasi, è qui simboleggiata dalle icone del Cristo Salvatore e della Madre di Dio.
 
Nella parete si aprono, come vedete nell’immagine a pag. 5, delle porte, attraverso le quali i vari ministri passano più volte durante la celebrazione.
 
 
2) Litanie – durante la celebrazione viene fatto ampio uso della preghiera litanica.
 
Le litanie vengono sempre intonate dal Diacono, il popolo risponde Gòspodi pomìlui (Signore pietà), oppure, nelle litanie di supplica, Podài Gòspodi (Signore concedi):
 
per mezzo di tali preghiere il popolo di Dio insistentemente presenta al Signore tutte le proprie necessità.
 
 
3) Canto - la DL è sempre interamente cantata, per dare solennità al Mistero della Salvezza che vi si rinnova. Nella tradizione della Chiesa russa, non sono usati strumenti musicali. Anche qui è presente un coro che, a nome di tutti, risponderà alle invocazioni dei sacerdotali e diaconali.
 
 
Tutti noi siamo invitati a partecipare soprattutto con l'ascolto, e con semplici gesti, quali l'inchino e il segno della Croce.
 
 
4) L'inchino - Abitualmente, si partecipa alla Divina Liturgia stando in piedi: in segno di riverenza (ad esempio in risposta all'incensazione o alle benedizioni del Presbitero) si fa un inchino, accompagnato dal segno della Croce.
 
 
5) Segno della Croce – Anche se non esiste una regola fissa che indichi quando segnarsi: ciascuno è invitato a farlo in risposta alle benedizioni (ad esempio "Pace a tutti"), quando è nominata la Santissima Trinità, oppure come adesione personale a una particolare intenzione proposta nelle preghiere.
 
 
6) Il frequente uso dell’incenso sia durante la proscomidia che all’interno della celebrazione vera e propria l’incenso è il segno dell’omaggio reso alla Divinità; per questo il Diacono incensa l’altare, le immagini sacre, la chiesa, il Sacerdote e anche tutti i presenti: anche noi, creati ad immagine e somiglianza di Dio, partecipiamo della Sua divinità e siamo degni di ricevere tale omaggio
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