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OrthodoxWiki:Italiano/Chiesa Ortodossa

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Centrali nella vita del Cristiano Ortodosso sono due parole: [[Resurrezione]] e [[Divinizzazione]] (Theosis).
La Resurrezione(8) Pasquale è il momento culminante, festeggiato con gioia ogni [[Domenica ] nelle Chiese Ortodosse, di una lunga storia d’amore di Dio nei confronti dell’uomodell’[[uomo]].
Dio è infatti, essenzialmente, [[Trinità]], ovvero relazione di amore, di comunicazione e di inabitazione(9) tra le tre persone [[Padre]], [[Figlio]] e [[Spirito Santo]].
Il Dio trinitario, nel Suo traboccante e infinito amore, ha creato gli uomini a [[Sua immagine]] e [[somiglianza]], ovvero ha dato vita a delle creature immortali che condividono con Lui la [[libertà]] di scegliere e relazionarsi con altri soggetti (immagine), e sono capaci di usare questa libertà per amarsi tra loro, ricambiare il Suo amore e tornare al Lui (somiglianza).
Questi primi uomini, di cui ci raccontano i brani biblici su [[Adamo ]] ed [[Eva ]] ([[Genesi]]), non hanno voluto però riempire la loro libertà di amore, ma sono diventati schiavi di una libertà vuota, fine a se stessa, che altro non è che il [[Peccato Originale]], visto dalla Chiesa Ortodossa non come una colpa primordiale ma come una malattia spirituale degli uomini. Questa malattia, ovvero la libertà vuota d’amore, li ha fatti diventare mortali e incapaci di armonizzare la loro facoltà di scelta con l’immagine di Amore impressa dentro di loro, in parole povere hanno conservato l’immagine di Dio, indistruttibile, ma hanno perso la somiglianza, ovvero la capacità di scegliere il [[Bene]].
Questa caduta dell’uomo ha aggiunto all’Incarnazione all’[[Incarnazione]] di Cristo, che sarebbe avvenuta in ogni caso, una terza ragione.
Dio infatti si incarna, prima di tutto, per incontrare le Sue creature, e questa scelta di svuotarsi della Sua divinità per farsi uomo è segno del Suo Amore, del Suo essere persona e in quanto persona desideroso di relazionarsi con noi e conoscerci intimamente.
In secondo luogo, il Dio incarnato, ovvero il [[Figlio ]] fatto uomo in [[Gesù ]] Cristo, ha lo scopo di farci da guida e da esempio, di presentarci il modello perfetto di come armonizzare la nostra libertà limitata, e quindi umana, a quell’immagine divina impressa nel nostro [[cuore]]. In questo senso la duplice natura di Cristo, tramandata dal [[Concilio di Calcedonia ]] come “due nature, divina e umana, unite in modo inconfuso, immutabile, indiviso, inseparabile in un'unica persona”, costituisce il paradigma di ogni essere umano e di tutta la [[creazione]]. Come dice [[Sant’Atanasio]]: “Dio “[[Dio]] è diventato uomo affinché l’uomo diventasse Dio”
La terza ragione della venuta di Cristo è la [[guarigione ]] dell’uomo dalla malattia del Peccato di Adamo, guarigione che Cristo opera calpestando con la Sua [[Passione]], [[Morte ]] e [[Resurrezione ]] la mortalità umana, e riconquistando quindi l’immortalitàl’[[immortalità]], ovvero la resurrezione dopo la [[morte]], per tutti gli uomini. E’ importante qui ricordare che Cristo avvia, con la Sua Passione e Resurrezione, un processo di guarigione di tutto il [[Creato]], Creato che Adamo aveva trascinato con sé nella malattia del Peccato Originale. (E’ estraneo alla Tradizione dei Padri, e di origine pagana, l’idea di una venuta di Cristo per cancellare la “colpa” del [[peccato ]] originale e per equilibrare, sulla “bilancia” della [[salvezza]], la [[giustizia ]] di Dio, “offeso” dal peccato di Adamo)
Qui dove finisce la storia della salvezza (guarigione) collettiva, comincia il cammino personale di ogni singolo uomo, chiamato a mettere in pratica quella somiglianza, finalmente liberata dalla malattia del Peccato Originale, e a riprendere quel percorso di Divinizzazione, ovvero di ritorno a Dio, che è fine ultimo per cui è stato creato.
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